Caro Marino,
sono lieto di sentire finalmente la tua voce.
Dopo quindici giorni questo è il meglio che sei riuscito a tirar fuori?
Una debole provocazione per evitare il confronto?
Un tentativo di trasformare un’occasione costruttiva per il Paese in una pagliacciata?
Un bluff per evitare di dare una risposta secca e fuggire – ahimè – ancora una volta dal fulcro della questione?
Va bene, Marino. Facciamolo, ma facciamolo in maniera seria.
Costruttiva. Corretta. Così come avvengono i dibattiti nei paesi civili.
Pongo solo due condizioni.
La prima è che il dibattito per essere una vera occasione di confronto
democratico veda protagonisti i due candidati Sindaco in rappresentanza
dell’intera coalizione.
La seconda è la data. Noi – come voi – il 24 siamo già impegnati: saremo al porto ed in piazzetta ad incontrare la gente.
Troverai sempre la mia disponibilità a qualsiasi tipo di confronto,
purché la campagna elettorale mantenga la sua serietà e non scenda ai
livelli di squallore a cui anela il vero leader della tua formazione.
Perché non hai risposto sulle gravi, inaccettabili e inverosimili
accuse formulate nei miei confronti? Devo dedurne che le condividi e che
inevitabilmente dovrai risponderne nelle sedi competenti anche tu.
Con la cordialità di sempre, ma con profonda e sostanziale disistima
per il sodalizio con chi conosce solo l’arma della calunnia e della
diffamazione.
Costantino