Marino si è sottratto alla richiesta di un confronto in un libero dibattito, rispondendo solo dopo quattordici giorni dall’invito e dai successivi solleciti. La risposta proclamava la sua accettazione ponendo come condizione che il dibattito si svolgesse in Piazza, le domande venissero dal pubblico e l’incontro preceduto da un dibattito o meglio da un processo, una vera ordalia, al Sindaco uscente Gianni De Martino. Proposta ovviamente inaccettabile per mille motivi e quindi fuga definitiva di Marino. A ben pensarci l’incontro dibattito richiesto da Capri Vera poteva essere scarsamente interessante e forse non valeva neanche la pena di tenerlo per una scarsa audience, annoiata e stanca di partecipare ad un evento di cui era già prevedibile il finale.
Che ne dite se invece organizzassimo un dibattito tra i due Lembo che, usando un eufemismo, non mostrano di amarsi particolarmente e di avere pareri contrastanti in quasi tutti i problemi? Immaginate di chiedere ai due Lembo come la pensano sulla funicolare per Anacapri dato che uno è contrario e l’altro è invece favorevole, visto il voto in Consiglio Comunale? Sempre in materia di funicolare come risponderebbe il primo Lembo, dipendente Sippic, sulla volontà del secondo Lembo di imporre il pagamento del presunto suolo pubblico su cui sono posate le rotaie della funicolare? Poiché la funicolare risale a più di cento anni fa, il credito del Comune sarebbe senz’altro superiore ai cento milioni di euro. Che direbbero i nostri eroi tenendo anche conto del conclamato gigantesco conflitto di interesse che affligge i due? L’idea di un dibattito pubblico tra i due Lembo ci sembra interessante, suggestiva e valida.
Che ne dice Marino? L’ho chiesto pubblicamente attraverso un video, ho atteso invano risposta: evidentemente il calendario “mariniano” prevede tempi molto più lunghi del calendario giuliano e del calendario gregoriano. Se il dibattito si farà (e a questo punto dubito visto che mancano ormai poche ore alla fine della campagna elettorale), prenoto una poltrona di prima fila.
Passando ad altro ho sentito Marino dichiararsi, se eletto, “Sindaco di tutti”. E’ una abitudine diffusa di molti neoeletti Sindaco dichiarare solennemente, come fosse un mantra, di essere Sindaco di tutti. Di Grazia mi spiegate come si fa ad essere “Sindaco di tutti” e non “di parte” come promette Marino? Sono stato Sindaco più volte e mai, dico mai, ho pronunciato questa formula semplicemente perché il Sindaco lo è di tutti i cittadini perché lo dice la legge, lo dice il diritto, la normativa, lo dicono la politica, la storia e la tradizione. Chi sente il bisogno di dichiarare di essere il “Sindaco di tutti” in cuor suo già si appresta a tradire questi impegni. Purtroppo di questi film ne abbiamo visti fin troppi e il tradimento rimane una costante per alcuni. Marino, facci organizzare il dibattito tra i due Lembo e rinuncia alla battuta sul Sindaco di tutti. Parola di chi vuol essere invece solo il Sindaco e basta.
Costantino