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ESTATE A CAPRI –
PREMESSA
Il difficile momento che sta attraversando l’intero paese, naturalmente, sta avendo notevoli ripercussioni anche sul tessuto socio-economico dell’Isola.
Le restrizioni prima governative, poi regionali, poi anche comunali hanno comportato uno stato di “impasse” che, a nostro parere, richiedeva una più celere organizzazione per una ripresa più immediata con il coinvolgimento di tutti i settori turistici, professionali, imprenditoriali, dei servizi pubblici, delle associazioni.
Pur avendo riscontrato una serie di iniziative di tipo più sporadico che coordinato, si sono fatte alcune riflessioni su quello che potrebbe essere, se però organizzato in tempi ristrettissimi, un programma di ripartenza per Capri.
Non si è voluto entrare nel merito delle iniziative, delle scelte e dei programmi che le singole aziende hanno inteso o intendono offrire, perché riteniamo giusto che ognuno, nell’ambito delle proprie capacità e attività imprenditoriali, debba pianificare una stagione turistica che presenta ad oggi, sicuramente, molti punti interrogativi.
Riflettendo su quanto vediamo intorno a noi, però, abbiamo ritenuto opportuno offrire un modestissimo contributo su alcuni spunti che interesserebbero, per un’eventuale ripresa, una organizzazione più generale e che meriterebbero un coordinamento anche di tipo istituzionale per accelerare tempi e modalità di attuazione.
Non si ha la pretesa di affermare che quanto di seguito si esporrà costituisca un “decalogo” di azioni da intraprendere necessariamente, ma vuole essere solamente un “contenitore” di indicazioni e di idee che potrebbero essere “istituzionalizzate” per avere una base operativa sulla quale assumere le iniziative del caso.
Gli argomenti che abbiamo inteso affrontare riflettono, principalmente, quelle che sono le tematiche più “scottanti” del momento, ma potrebbero risultare utili anche per una organizzazione territoriale proiettata ad un futuro molto prossimo.
I temi, quindi, riguarderanno quegli aspetti di interesse pubblico generale, partendo dai collegamenti marittimi, per passare poi ai trasporti interni, ai siti monumentali, al Porto Turistico, etc.
COLLEGAMENTI MARITTIMI
La caratteristica insulare di Capri non può prescindere, come riferimento prioritario e preliminare a tutto, da una organizzazione del sistema di collegamento con la terra ferma.
Naturalmente l’argomento richiederà uno stretto coordinamento ed un confronto diretto con l’Ente regionale competente, ma anche e soprattutto con le compagnie di navigazione che garantiscono il trasporto con la terraferma.
L’esperienza, ormai ultradecennale, maturata nel tempo, ha già da diversi anni rivelato la necessità di un piano orario adeguato alle caratteristiche fisiche del porto di Capri ed alle esigenze di residenti, lavoratori pendolari e turisti e il particolare e delicato momento socio-economico mondiale può costituire proprio l’imperdibile occasione per arrivare ad individuare una equilibrata programmazione sull’argomento.
Si ritiene quindi che sarà necessario un immediato tavolo tecnico attorno al quale dovranno incontrarsi Ente Regionale, Capitaneria di Porto, Enti Locali, Compagnie di Navigazione, rappresentanti delle Associazioni isolane del settore turistico-ricettivo.
Dal confronto dovrà emergere un accordo con il quale, finalmente, siano garantiti, oltre naturalmente alle disposizioni di rispetto in materia sanitaria e anti Corona Virus stabilite per legge:
- una riserva, almeno pari al 10% della portata di ciascun natante, di posti per i residenti, su tutte le tratte di collegamento da e per Capri, fino a 15 minuti precedenti all’orario di partenza. Le Compagnie di navigazione potranno, così, aprire anche le classiche liste di attesa come fanno le compagnie aeree senza correre alcun rischio di lasciare posti vuoti.
- Prevedere forme di prenotazione on line, senza costi aggiuntivi e senza obbligo di ritiro del tagliando cartaceo allo sportello evitando file alle biglietterie. Il titolare della prenotazione potrà accedere a bordo direttamente con riconoscimento del semplice codice del biglietto “letto” dal cellulare con identici sistemi utilizzati sui treni o sugli aerei. La maggior parte dei mezzi di navigazione è dotato di due punti di imbarco, per cui addirittura si potrebbe pensare ad una diversificazione dell’accesso a bordo in funzione della tipologia di biglietto (tagliando cartaceo oppure on line). Anche con tale sistema si ridurrebbero file e assembramenti.
- Prevedere la possibilità di assegnazione del posto numerato o almeno di un settore in cui il natante potrà essere suddiviso, evitando assembramenti a bordo.
- Prevedere un piano orario con maggiore concentrazione di corse negli orari di maggior fruizione da parte di residenti e lavoratori pendolari, ma che comunque mantengano un distanziamento di arrivo di almeno 30 minuti, ed una “diluizione” delle corse a maggiore fruizione turistica con distanziamento di arrivo di almeno 40 minuti per consentire uno smaltimento del flusso passeggero attraverso il sistema di trasporto interno all’isola che, già al collasso in tempi ordinari, risulta notevolmente ridotto per le norme sul Covid 19.
TRASPORTI INTERNI
Le consistenti riduzioni di portata sui mezzi di trasporto interno (bus, funicolare, taxi, ncc, etc.) sicuramente rendono maggiormente critica l’organizzazione del servizio pubblico. Anche e soprattutto per tale motivo risulta indispensabile quanto indicato nel precedente capitolo “COLLEGAMENTI MARITTIMI”.
Oltretutto un servizio di collegamento pubblico tra i due comuni e, soprattutto, tra il porto ed i due centri non può essere troppo limitato in orari e corse.
E’ indubbio che l’attuale organizzazione del trasporto pubblico (ATC, Staiano autotrasporti e Funicolare) non potrà far fronte all’urto di un flusso turistico che, seppure non raggiungerà i numeri degli anni scorsi, speriamo sia comunque sostenuto. Ecco perché si dovrà ricorrere, vista la straordinarietà del momento, a soluzioni integrative che dovranno coinvolgere tutti gli operatori del settore.
E’ noto che a Capri operano diverse aziende nel settore trasporto su gomma e perciò bisognerebbe fare appello a tali aziende per garantire un adeguato sistema di mobilità interno.
E’, per altro, prevedibile che anche l’attività di NCC sarà soggetta ad un calo di lavoro e quindi potrebbe essere presa in considerazione la disponibilità delle aziende nella stessa maniera con cui si opera con il servizio sostitutivo della Funicolare durante il periodo di sua manutenzione. Di fronte all’emergenza organizzativa in atto, che non avrà durata breve, una “deroga” o una integrazione alle ”concessioni” sul trasporto interno sicuramente si potrà affrontare con Regione e Città Metropolitana. Addirittura se a questa situazione si aggiunge la problematica dello stato di agitazione dell’ATC, ci sono ulteriori e seri motivi per “trattare” alternative.
Anche il servizio TAXI certamente è coinvolto nel discorso.
Avere dalla Cooperativa l’assicurazione di un servizio adeguato con la presenza continua negli stazionamenti di Marina Grande e Capri Centro consentirà agli altri operatori del turismo (albergatori, b&b, ristoratori, stabilimenti balneari, etc.) di garantire ai propri clienti una possibilità di mobilità facilitata.
A tutto questo deve aggiungersi la necessità del coordinamento con il servizio di trasporto bagagli sia da Marina Grande sia per Capri. Le aziende che operano nel settore dovranno garantire una “presenza” compatibile con i collegamenti marittimi.
L’ORGANIZZAZIONE TURISTICA
Capri non ha bisogno di rilancio, ma solo di ripresa e di richiamo alle sue caratteristiche di ospitalità già garantite “spontaneamente” dalla sua natura, dalla sua storia, dal suo paesaggio, dalla sua cultura, dall’imprenditorialità dei suoi operatori.
Riteniamo che queste peculiarità, però, necessitano di una urgentissima opera di coordinamento e collaborazione fra tutti i soggetti che partecipano all’organizzazione turistica di Capri.
La urgente riapertura di siti come la Grotta Azzurra, Villa Jovis, la Certosa di San Giacomo, Villa Lysis, Parco Astarita, solo per citare i più noti, potrà essere certamente di richiamo ad un ritorno a Capri soprattutto da parte di chi sarà cosciente di poter vivere un’isola più tranquilla e meno affollata.
- Pertanto è indispensabile spingere sulla Soprintendenza a dare immediato riavvio sulla visita dei siti di sua competenza e la sola notizia di poter visitare la Grotta Azzurra in piena tranquillità sarà un sicuro segnale della volontà di offrire l’isola alla sua tradizionale ospitalità.
Seppure con le limitazioni imposte dalle norme di sicurezza riteniamo che risulterà possibile fruire dei servizi di traghettaggio alla Grotta Azzurra, sito notoriamente frequentato in gran parte da gruppi all’interno dei quali la maggior parte è costituita da nuclei familiari a cui è consentita la deroga sul distanziamento sociale. Inoltre sia sulle imbarcazioni da traffico turistico, sia sulle “barchette” per entrare nella Grotta si potrà garantire quel distanziamento sociale previsto dalla norma. Occorrerà individuare una linea guida da sottoporre al vaglio delle istituzioni competenti, ma già proporre la riduzione del 25% delle persone trasportate rispetto a quanto riportato sui documenti di bordo (come sancito già dalle ordinanze regionali per la nautica da diporto), dotare passeggeri ed equipaggio dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, gel disinfettanti, etc.), considerare che tutta l’attività si svolge all’aria aperta, sono tutte valutazioni che, a nostro parere, vanno nella giusta direzione. A tutto questo si potrebbe aggiungere un sistema di prenotazione on line del “pacchetto” completo per una bigliettazione che eviti qualsiasi maneggio di denaro all’imbarco e per l’accesso alla grotta.
- Stesso discorso potrebbe valere per Villa Jovis pensando ad un ingresso controllato e “diluito” per gruppi di persone, così come per la Certosa.
- Ma anche riaprire i siti di competenza comunale quali Parco Astarita, al quale si dovrà assegnare personale di guardiania, e Giardini d’Augusto, affidati a gestore privato, con disciplinari di fruizione predisposti dal Comune sarà un ulteriore segnale di organizzazione turistica non di poco conto.
- Discorso a parte va fatto per Villa Lysis la cui apertura e gestione dovrà essere affidata dal momento che il precedente contratto è abbondantemente scaduto. L’attrazione di questo sito, riscontrata negli scorsi anni, è ulteriore garanzia di interesse turistico e costituisce una offerta valida a quel turismo culturale che negli ultimi anni, anche a Capri, ha avuto un notevole riscontro.
L’importanza della riapertura dei siti citati si riflette anche sulla organizzazione degli eventi estivi che, mai come in questa occasione, risulteranno indispensabili per coinvolgere gli ospiti dell’isola nella loro permanenza a Capri.
Tutti gli spazi in questione offrono sufficienti condizioni per l’organizzazione di eventi all’aperto.
- Il chiostro grande della Certosa, come riportato nella planimetria allegata, ha la possibilità di offrire una platea di circa 450 persone. Pensare ad eventi di livello, opportunamente pubblicizzati, sarebbe un’ulteriore attrattiva per chi già è ospite dell’isola, ma anche per chi potrebbe trovare un ulteriore motivo di soggiorno a Capri.
L’esperienza degli scorsi anni ha sempre confermato che la “location” della Certosa costituisce un sicuro apprezzamento, dal punto di vista culturale e artistico, da parte di residenti e ospiti.
Ma non dimentichiamo che Capri offre una serie di squarci e di siti storici, monumentali, culturali e panoramici che da sempre ne hanno caratterizzato l’attrazione turistica. Già da anni, ad esaltare ulteriormente queste peculiarità, diversi giovani isolani hanno intrapreso l’attività di guida turistica, ufficialmente riconosciuta dalla Regione Campania, ed il riscontro di tale loro impegno lavorativo è testimoniato dal grande apprezzamento degli ospiti di Capri. Coinvolgere tale settore in un programma coordinato sull’organizzazione turistica avrebbe il vantaggio di aumentare il livello occupazionale dei nostri giovani e di offrire un ulteriore servizio di ospitalità turistica.
E’ noto che il biglietto da visita di Capri è Marina Grande. Quindi massimo risalto alla ricettività ed all’immagine di quell’area. Di conseguenza ripristinare l’office turistico e di accoglienza a Marina Grande e dare corso al progetto delle nuove biglietterie già agli atti del Comune costituirebbe certamente un ulteriore motivo di decorosa accoglienza al porto commerciale.
Nell’organizzazione turistica non può tralasciarsi il Porto Turistico che, fino allo scorso anno, è stato un polo di attrazione non secondario. Fino a qualche settimana fa ci risultava una preoccupante “chiusura” delle attività di prenotazione e ricettività della struttura portuale. Proprio il Porto, che gode di una disponibilità organizzativa e finanziaria di non poco conto, deve essere una ulteriore “calamita” di richiamo verso l’isola soprattutto di quel turismo internazionale, fonte di lavoro (quindi di guadagno) per tante aziende locali. Riteniamo che il Porto debba lanciare una immediata campagna di richiamo anche con offerte di tariffe “scontate” rispetto all’ordinario, dal momento che il porto “pieno” equivale al vantaggio dell’economia dell’intera isola.
SPIAGGE LIBERE
Argomento da non sottovalutare è quello dell’accesso alle spiagge libere di Marina Grande e Marina Piccola. Le disposizioni regionali su tale tema sono chiarissime. L’accesso alle spiagge libere è vietato fino all’adozione di uno “specifico piano comunale”. Il rischio, soprattutto per le famiglie capresi, di non poter accedere a quelle limitatissime zone è grande. E’ pur vero che predisporre un piano su una tipologia di spiaggia quale è quella caprese non è particolarmente semplice, ma occorre agire in fretta per consentire un minimo di godimento del nostro mare. Il Comune di Anacapri si è mosso per tempo con una iniziativa da simulare anche per Capri nel rispetto di quelle indicazioni dettate dalla Regione Campania. Solo a titolo indicativo si è tentato di trasferire, come riportato nelle planimetrie allegate, le norme regionali sulle spiagge libere di Capri individuando una suddivisione di “spazi” riservati e utilizzabili da nuclei familiari fino a quattro persone per i quali il distanziamento sociale di un metro è derogabile. Certo si dovrà studiare una metodologia che disciplini gli spazi, il sistema di “prenotazione”, la durata dell’utilizzo dello spazio, il controllo e la gestione degli stessi, etc.. Con gli stessi criteri si è ritenuto opportuno riservare la zona della spiaggia su cui insiste la struttura di accesso al mare per i disabili ad una associazione di volontariato che possa “gestire” tale area per agevolare particolari fasce sociali che necessitano di una assistenza specifica.
SANITA’
Infine il tema sanità. E’ superfluo sottolineare la situazione del nostro Presidio Ospedaliero che già ordinariamente presenta problematiche di vario genere. Ma questa è una ulteriore occasione per tentare il recupero del tempo perso e dotare il Capilupi di una organizzazione e di una strumentazione che possa affrontare sia esigenze di emergenza, sia situazioni più “ordinarie”. Tutti i contributi offerti da privati, associazioni, istituzioni e donatori generosi devono trovare una ben precisa definizione.
E’ indispensabile che tutto quanto offerto venga raccolto in un “pacchetto” operativo pronto ad affrontare emergenze, quale è quella che stiamo vivendo, ma anche situazioni definitive utilizzando l’infrastruttura esistente.
In tale logica è opportuno sollecitare ASL e Regione affinchè quanto donato venga coordinato in una programmazione che consenta, in loco, un primo intervento di “stabilizzazione” ed una procedura successiva che, in caso di necessità, permetta un trasferimento in tutta sicurezza.
Per questo è urgente coordinarsi con le strutture tecniche competenti affinché la postazione di pre-trattamento Covid 19, offerta da un imprenditore locale, la individuazione di una zona riservata al trattamento, sulla base di un progetto offerto dall’associazione dei tecnici locali, trovi una specifica definizione, tutte le altre apparecchiature donate da altri soggetti e mirate sia all’emergenza che ad altre attività di assistenza sanitaria, trovino attuazione ed utilizzo immediato. Anche questa iniziativa risulterà indispensabile per garantire ulteriore tranquillità alla popolazione, ma anche a chi sceglierà di trascorrere un periodo di riposo come ospite dell’isola.
CONCLUSIONI.
Come ribadito in premessa, il presente documento non vuole avere la pretesa di dettare regole e indicazioni immodificabili.
Vuole essere solamente il modesto contributo dell’Associazione (o del Gruppo) a sollecitare i soggetti istituzionalmente preposti ad attivarsi con tutta l’urgenza del caso avendo notato, almeno in via ufficiale, una carenza di coordinamento tra i vari settori della vita del nostro territorio.
Naturalmente tante altre parti delle diverse attività che operano sull’isola forse saranno state dimenticate, ma l’urgenza di dover evidenziare le problematiche più evidenti che in questi giorni stanno emergendo, non consentono di aspettare ancora.
D’altronde ridare vita a diversi argomenti sopra elencati, significherà anche dare respiro a tanti livelli occupazionali attualmente esclusi da qualsiasi possibilità di lavoro e di sostegno.
Riteniamo, infine, che a tutto quanto accennato si potrà pervenire solamente se l’istituzione assumerà un coordinamento generale coinvolgendo contemporaneamente tutti i soggetti interessati che, a loro volta, dovranno far conoscere con chiarezza la loro disponibilità ed operatività. Solo così gli operatori delle diverse categorie potranno dare risposte certe e concrete a chi li interpellerà per saper Capri cosa sarà in grado di offrire e per poter lanciare, anche sotto l’aspetto del “marketing”, un evidente segnale di grande ospitalità.
Ovviamente ribadiamo, ancora una volta, la totale disponibilità a partecipare a quanto ulteriormente si riterrà di definire.